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La Meditazione è una tradizione universale antica di migliaia di anni, è una scienza che è sopravvissuta di generazione in generazione la cui semplice struttura  contiene gli insegnamenti di tutte le filosofie e discipline conosciute.
La Meditazione è uno stato della mente, non qualcosa che possiamo fare, ACCADE . Non può essere insegnata, è come il sonno, non è nelle mani di nessuno: ci si cade dentro.  Analogamente, la Meditazione viene da sé. Fermare la mente e immergersi nel silenzio è una cosa che richiede pratica quotidiana e ci sono dei passi che si possono fare per creare una buona base ed assicurarci il successo.
Quello che possiamo fare sono pratiche e tecniche che ci aiutino a sviluppare capacità di concentrazione e consapevolezza di noi stessi affinché lo stato di Meditazione possa accadere.
Uno dei metodi universalmente più diffuso e conosciuto è il portare l’attenzione al proprio respiro mantenendosi in uno stato mentale di ricettività, umiltà e presenza nel qui e ora. Generalmente viviamo la vita stregati dall’illusione del tempo, la nostra coscienza è quasi totalmente occupata a ricordare il passato o proiettata nell’aspettativa del futuro. Difficilmente ci rendiamo conto che la Vera e Reale esperienza della Vita è solo nel presente.
Tramite le pratiche che ci portano verso lo stato meditativo la mente diventa calma, quieta, presente, silenziosa senza giudizio….
Le persone che meditano “regolarmente” hanno notevoli benefici: le qualità del sonno-riposo migliorano come pure la capacità di divertirsi e godere delle gioie della vita. Grazie alla maggior efficacia con cui tutto viene affrontato i meditatori hanno più tempo a disposizione e lo stato di stress, con tutto ciò che comporta, viene ridotto.  Memoria ed intuizioni migliorano mentre si riducono ansia e depressione. Ha effetti di miglioramento su malattie cardiovascolari, tumori, problemi respiratori, rallenta il processo di invecchiamento e molto altro. E’ una pratica adatta a tutti ed a qualsiasi età.


“….la mente meditativa è vedere, osservare, ascoltare senza la parola, senza commento, senza opinione,
attentamente e costantemente, il movimento della vita in ogni suo rapporto;
allora sopraggiunge un silenzio che è negazione del pensiero,
un silenzio che l’osservatore non può richiamare.
Se ne facesse esperienza , riconoscendolo, non sarebbe quel silenzio……”
Jiddu Krishnamurti

Corsi tenuti da Silvia Cavicchioli